giovedì 17 marzo 2011

Hugo Pratt (1927-1995)

Il simbolo stesso dell’avventura, non soltanto italiana e non soltanto a fumetti: illustratore (ma seppur a proposito, la definizione è ampiamente riduttiva), romanziere, a volte saggista, perfino personaggio in piccoli camei al cinema, nei fumetti e di un libro, inevitabilmente intitolato Un romanzo d’avventura.

Nonostante l’evidente impossibilità di racchiudere in poche righe – anche se non a caso questo è il nostro post più lungo – alcunché della sua vita (compreso il vero nome e cognome all'anagrafe di Rimini, Ugo Prat), delle sue opere e anche dei suoi mirabolanti racconti (fanfaronate comprese) capaci di riunire l’una e le altre, ci piace festeggiare questo 150° dell’Unità d’Italia con il suo più famoso narratore per immagini, ricordato alla sua morte da un necrologio sul Corriere della Sera da parte del Ministro della Cultura dell’epoca, lo storico dell’arte Antonio Paolucci, in grado di far parlare di sé con un inedito (il chiaccherato Sandokan nel 2009, a 15 anni dalla sua scomparsa e 40 dalla realizzazione dell’opera) e da oggi fino al 21 agosto protagonista di una mostra “definitiva” alla Pinacoteca di Parigi.

Oltre alle schede multilingue di Wikipedia, dell'immancabile Lambiek e la Fondazione Fossati, valgono una visita il sito ufficiale e un ricchissimo archivio digitale, ma anche lo spazio del suo editore italiano, la voce di uBC e chicche sparse qua e là.

Non si contano nei decenni le esposizioni di sue opere, i rispettivi cataloghi, le continue ristampe e nuove edizioni delle sue storie, tanto da far perdere il conto delle iniziative anche agli appassionati.

Sul web si trovano interviste, ma anche chiaccherate e conversazioni raccolte negli anni pure in francese per documentari, più merchandising, inaugurazioni di mostre e altro ancora, compresa la consegna del Grand Prix nazionale francese per le arti grafiche dal ministro Jack Lang nel 1988, uno speciale di Rai Gulp e un’intervista in francese sulla sua creatura più celebre, il marinaio Corto Maltese.

Per chi vuol saperne (inevitabilmente) di più sulla sua produzione sterminata comprese copertine di dischi, come l’evocativa Mari del Sud di Sergio Endrigo o quelle per la rivista Sgt. Kirk come l’immagine qui sopra tra la massa di articoli e volumi specifici segnaliamo le “illazioni sull’ultimo eroe romantico” appena aggiornate da Gianni Brunoro e la bella sintesi tra fumetto e letteratura di Giovanni Marchese. Ma la bellezza delle immagini (multimediali) di Pratt è tale che ognuna di loro è una continua (ri)scoperta. Dal passato, nel presente, per il futuro: buona caccia.

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